Ulises Badio, da Cordoba, Argentina, papà italiano e mamma argentina: e’ di Motta l’angelo dei campioni di tennis Ulises Badio è il fisioterapista che cura Nadal, Federer e Djokovic agli Internazionali di Roma

C’è anche un pezzo dell’Oras di Motta di Livenza agli “Internazionali d’Italia” di tennis a Roma. Ulises Badio, da Cordoba, Argentina, papà italiano e mamma argentina, in organico nel reparto di fisioterapia dell’ospedale mottense, è uno di quelli che lavora dietro le quinte, uno di quelli che, mette l le mani, sulle spalle dei grandi campioni della racchetta come Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer. Badio, che è stato anche fisioterapista della LiventinaGorghense, entra a far parte dello staff dei terapisti del circolo Atp nel 2013, dopo un corso di specializzazione in medicina dello sport negli Usa e la specializzazione nel trattamento delle patologie della spalla. Poi l’incontro con un ortopedico che lo ha portato ad entrare nello staff sanitario del circus del tennis. «Nei tennisti la parte più soggetta a problemi sono i tendini della spalla», osserva Badio «Non sempre è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Noi terapisti interveniamo dopo la visita dello specialista con un trattamento personalizzato». Che consiglio darebbe al tennista della domenica o a quelle persone che nel tempo libero si danno allo sport? «L’ideale, sarebbe intraprendere una buona ginnastica presportiva che risvegli il controllo neuro-muscolare e consenta di avere i riflessi più pronti durante l’attività. Così f si evitano spiacevoli inconvenienti». Un buon consiglio che tutti

dovremmo seguire, per evitare anche i lievi incidenti, quando, anche durante una passeggiata a passo svelto, o una partita a tennis fra amici, ci si viene a trovare di fronte ad imprevisti, che in presenza di una buona preparazione si possono superare più agevolmente.

Marco Guerrato

09 maggio 2016

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